Probabilmente la maggior parte di noi associa il Vietnam all’orrore di una guerra sanguinosa che ha distrutto un Paese e un popolo. Però il Vietnam si è risollevato ed è tornato più grande e magnifico di prima. È un paese meraviglioso, ricco di storia, natura incontaminata, spiritualità che trasuda da ogni angolo e culla di numerose opere artistiche. Ma soprattutto è fatto di persone autentiche, genuine, sempre gentili e disponibili. Nonostante abbiano ancora le cicatrici indelebili del dolore provato in passato, sono una delle popolazioni più felici al mondo. Questo clima di pace, cordialità e serenità è la prima cosa che abbiano notato subito dopo aver messo piede a Sapa. Il trekking a Sapa è sicuramente una di quelle esperienze da provare almeno una volta nella vita!
In viaggio verso Sapa
Il nostro viaggio per raggiungere Sapa è iniziato da Hanoi, dove con un bus notturno, con sedili-cuccette, siamo partiti dal centro della città alle 23:00 e abbiamo raggiunto la nostra destinazione il mattino successivo intorno alle 5:30. Il bus è sicuramente il mezzo più rapido, economico e comodo, se confrontato con il treno. Il viaggio in bus dura circa sei ore e mezza con almeno due soste lungo il tragitto e costa €30,00 a/r a testa con SapaExpress. Per visitare la zona tra le montagne e le risaie, il nostro consiglio è quello di non scegliere le grandi agenzie che propongono pacchetti molto turistici, ma di appoggiarsi alle tante associazioni che offrono esperienze con meno comfort, ma sicuramente più autentiche.
Noi ci siamo affidati all’agenzia/organizzazione Sapa O’Chau. Questa associazione ha lo scopo di preservare e promuovere la cultura delle minoranze etniche, i Black Hmong, aiutando le donne ad acquistare cibo e beni di prima necessità, ma soprattutto a permettere ai loro figli di ricevere un’istruzione adeguata. Non a caso il benvenuto ci è stato dato da un gruppo di volontari adolescenti che svolgono attività di prima accoglienza. Dopo aver bevuto un delizioso thè alla cannella, approfittiamo delle docce disponibili nell’agenzia per i viaggiatori. Conosciamo così, la nostra guida locale, e iniziamo il nostro viaggio nel viaggio: il tanto sognato trekking a Sapa.

Primo giorno di trekking a Sapa
Tra le varie proposte sul sito dell’agenzia, abbiamo scelto il tour di due giorni e una notte chiamato Nature view and village trek. La nostra escursione comincia alle 9:00 e la prima tappa è la Love Waterfall che raggiungiamo in macchina attraverso la strada più alta del Vietnam, a 2047 metri. Dopo un breve e scivoloso tragitto lungo le rive del Golden River, raggiungiamo la cascata. Proseguiamo in direzione della Silver Waterfall, dove siamo liberi di esplorare l’area circostante e godere della vista sulle montagne. A questo punto cominciamo il vero e proprio trekking e ci incamminiamo verso il villaggio di Sin Chai, la casa dei Black Hmong. Verso mezzogiorno ci fermiamo lungo le rive di un ruscello per mangiare il pranzo al sacco, preparato con tanto amore e gentilezza dalla nostra guida.
Nel primo pomeriggio, con la pancia piena, riprendiamo il nostro cammino tra le risaie, lungo un sentiero di terra battuta molto semplice. Durante il tragitto, ci imbattiamo in alcuni buffali che pascolano allegramente non curanti della nostra presenza. Dopo circa otto ore di cammino raggiungiamo il villaggio di Cat Cat, dove passeremo la notte. Lasciati gli zaini a casa della nostra guida ci dividiamo. Lui va a fare la spesa per la cena e noi approfittiamo del tempo libero per esplorare il villaggio. Passeggiamo tra le bancarelle variopinte dove gli abitanti del luogo vendono di tutto, dal cibo, alle spezie, dagli amuleti porta fortuna, alle stoffe e ai tessuti prodotti dalle donne. La sera ceniamo con la nostra guida e una coppia di amici con la loro bimba attorno a una magnifica tavola imbandita. Tra un brindisi e una risata, si conclude questa magnifica giornata e andiamo a dormire.

Secondo giorno di trekking a Sapa
Di buon ora, dopo una colazione a base di frutta fresca, ricominciamo il nostro tour. Il tragitto di questa giornata è molto più accidentato e impervio e la pioggia fitta ci accompagna quasi per tutto il giorno. Il sentiero è completamente in salita, immerso tra la foresta rigogliosa e il fango. Continuiamo a camminare tra i colori soffusi delle risaie, i rumori della natura e l’odore della pioggia che non accenna a diminuire. A causa dell’acqua battente in alcuni punti il sentiero si trasforma in un ruscello impetuoso che siamo costretti a guadare. Raggiungiamo un ponte sospeso nel nulla più totale dal quale godiamo di una vista stupenda sulle risaie sottostanti bagnate dal fiume, con le cime delle montagne sullo sfondo. Verso mezzogiorno arriviamo al villaggio di Y Linh Ho dove pranziamo con un fenomenale riso con pollo e verdure fresche.
Dopo esserci rifocillati ci rimettiamo sulla strada e finalmente smette di piovere. Passeggiamo tranquillamente tra i terrazzamenti ammirando il panorama che ci circonda e il cielo terso che si rispecchia nell’acqua delle risaie. Nel pomeriggio giungiamo al piccolo villaggio di Ta Van, casa del popolo Giay. Visitando questo agglomerato di catapecchie e case fatiscenti notiamo le differenze nel modo di vivere, nella cultura e nello stile dei costumi tradizionali tra le due minoranze etniche, i Black Hmong e i Giay.
Una volta attraversato il villaggio la nostra guida ci saluta calorosamente, quasi fossimo amici da sempre, e una macchina ci riporta all’agenzia di Sapa. Intorno alle 16:00 riprendiamo il bus in direzione di Hanoi, dove arriviamo alle 22:30 circa. Si conclude così una delle esperienze più belle della nostra vita che ha lasciato una traccia indelebile dentro di noi e ci ha insegnato ad apprezzare di più i piccoli piaceri della vita.

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