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Cosa vedere a Nicosia: una città due culture

Nicosia è la capitale di Cipro, una sorprendente isola alle porte dell’Oriente, ricca di resti archeologici di inestimabile valore e natura pura. La città si trova nella parte centrale dell’isola, nella piana della Mesaoria. Ma, ciò che la rende unica nel suo genere è una caratteristica alquanto bizzarra per i nostri tempi. Nicosia infatti, è l’ultima capitale ancora divisa in due zone. Proprio come Berlino fino al 1989, Nicosia è separata fisicamente da una linea composta da mura, filo spinato e torrette militari. La Linea Verde, la linea di demarcazione, divide la città in due per distinguere nettamente la parte greca da quella turca. La zona sud è capitale della Repubblica di Cipro (Lefkosia). Mentre quella nord è capitale della Repubblica di Cipro del Nord (Lefkoşa), riconosciuta solo dalla Turchia. Ma cosa vedere a Nicosia?

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Esplorando la capitale, sembrerà di visitare due città agli antipodi pur restando nello stesso luogo. Da una parte si potrà camminare lungo antiche mura veneziane e chiese ortodosse. Dall’altra invece, si verrà catapultati in una sorta di bazar turco, tra palme e moschee. Nonostante la divisione netta, entrambe le zone sono ben tenute e ognuna affascinante a modo suo. Passare da una Nicosia all’altra non è complicato come si possa pensare, ma è importante tenere a mente che essendo sotto il controllo di due Stati differenti è necessario munirsi di passaporto. Il passaggio più comodo è il check-point da Ledra Street che si trova nella parte greca. Qui si passerà una vera e propria frontiera con il controllo dei documenti.

Cosa vedere a Nicosia (Lefkosia)

La zona più interessante di questo lato della capitale è la città vecchia, un groviglio di strette viuzze circondate dalle mura veneziane, un tracciato che visto dall’alto ricorda un fiocco di neve. Le mura furono costruite dai veneziani nel 1567 per proteggersi dagli ottomani, ma nonostante ciò gli invasori riuscirono a occupare la città nel 1570. Questa cinta muraria è costituita da un fossato e undici bastioni, di cui cinque si trovano nella zona meridionale della parte greca, uno è occupato dai soldati della Buffer Zone e gli altri cinque si trovano nella parte turca. I primi sono ben conservati e usati come spazi per concerti all’aperto. Gli ultimi invece, sono in uno stato di degrado, abbandonati e ricoperti di vegetazione. Nei pressi del bastione Caraffa, si trova l’antica Porta di Famagosta, la meglio conservata delle tre porte originali che davano accesso alla città vecchia.

Uno scorcio nella città vecchia

Da qui proseguendo in direzione della Linea Verde, si arriva al quartiere di Chrysaliniotissa, una zona residenziale in rinascita, dove passeggiare tra case a schiera e vicoli in fiore. Tornando verso sud, si può visitare il Museo di arte bizantina, all’interno della Fondazione culturale Makarios, dove è possibile ammirare più di trecento icone cristiane e affreschi realizzati tra il IX e il XIX secolo, e i magnifici mosaici di Kanakaria. Costeggiando le mura, dal Bastione d’Avila parte Ledra Street, la via principale della città, ricca di caffè, negozi, musei e scorci interessanti. Qui è possibile salire all’undicesimo piano della torre di Schacolas che dispone di un osservatorio dove ammirare le due città dall’alto. Alla fine della strada si trova il check-point da dove è possibile attraversare a piedi la Linea Verde ed entrare nella parte turca.

Cosa vedere a Lefkoşa

Una volta attraversata la zona di confine sembrerà di essere tornati indietro nel tempo, tra case dai muri scrostati e file di panni appesi fra le persiane. Qui i ritmi sono molto più lenti, scanditi dal suono del richiamo alla preghiera del muezzin. Attraversato il check-point, ci si trova in Arasta Sokak, la via principale di Lefkoşa, l’equivalente di Ledra Street. A differenza di quest’ultima, però, qui non si trovano le famose catene di negozi di abbigliamento, ma tanti piccoli negozietti caratteristici che vendono qualsiasi tipo di chincaglieria, proprio come in un bazar turco. Proseguendo la strada, si raggiunge la magnifica Moschea di Selimiye, un’antica cattedrale ortodossa dalle arcate gotiche convertita in moschea dagli invasori ottomani. La fusione tra chiesa e moschea ha dato vita a una struttura davvero affascinante ed è possibile visitarla rispettando i dettami della religione.

Nicosia Nord - Moschea di Haydarpaşa

Dal retro della moschea si arriva alla Moschea di Haydarpaşa, che se non fosse per lo svettante minareto alla sua sinistra, sembrerebbe anch’essa una chiesa. In origine infatti, custodiva la Chiesa di S. Caterina che venne poi convertita dagli ottomani. Oggi non è più adibita al culto islamico, ma è la location di eventi culturali e mostre. Camminando più a nord verso la cinta muraria, è possibile fare una passeggiata nel quartiere di Samanbahçe, il primo progetto di edilizia popolare di Cipro composto da casette a schiera. Qui il silenzio la fa da padrone e ci si può rilassare tra le stradine ornate di di gerbere e gerani profumati. Scendendo lungo le mura, all’altezza del Bastione Roccas, si raggiunge il quartiere di Arabahmet, l’antico quartiere armeno di Nicosia, che oggi conserva splendidi edifici di epoca ottomana.

Con una breve passeggiata verso il cuore della città, si raggiungono due affascinanti edifici storici, il Kumarcilar Han e il Büyük Han. Sono entrambi due antichi caravanserragli ottomani che all’epoca erano usati come han (locanda) da mercanti e viaggiatori. Il primo è molto più piccolo e modesto, mentre il secondo è stato perfettamente restaurato diventando la zona più vivace della città. Le stalle e i magazzini del piano inferiore sono stati trasformati in graziosi bar che affacciano sul cortile, mentre al piano superiore le camere da letto sono diventate botteghe di artigiani locali.

Büyük Han

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